Parco Nazionale Arcipelago Toscano
DISCIPLINARE OPERATIVO PER GLI INTERVENTI DI PRELIEVO DEL MUFLONE ALL’ISOLA DEL GIGLIO NELL’AMBITO DEL PROGETTO LIFE18NAT/IT/000828 LETSGO GIGLIO – CUP E65D19000190006
Art. 1 – Finalità e definizioni Il presente disciplinare operativo, ai sensi delle Delibere del Consiglio Direttivo n. 34 del 10/10/2007 e n. 49 del 30.08.2019 e del Protocollo operativo per l’eradicazione del Muflone (Ovis aries) presso l’Isola del Giglio, definisce nel dettaglio le modalità operative per l’esecuzione degli interventi di prelievo del muflone tramite abbattimento da attuarsi presso l’Isola del Giglio nel Parco Nazionale Arcipelago Toscano nell’ambito del progetto LETSGO GIGLIO. Alle operazioni partecipa personale professionale incaricato dall’Ente Parco e selecontrollori iscritti all’Albo del Parco Nazionale, Sezione Generale o Specialistica per le specie oggetto di prelievo. Definizioni Selecontrollore: operatore in possesso di particolari requisiti autorizzato alla realizzazione di interventi di abbattimento della fauna selvatica secondo le norme prescritte dall’Ente Parco e iscritto all’Albo dei Selecontrollori dell’Ente Parco. Responsabile: soggetto incaricato dal Parco Nazionale per coordinare ed eseguire le operazioni di prelievo in campo. Personale professionale: operatori del soggetto incaricato del coordinamento e della esecuzione delle operazioni di prelievo in campo.
Art. 2 – Adesione dei selecontrollori alle attività Il Responsabile seleziona e organizza la partecipazione dei selecontrollori alle operazioni di abbattimento, individuando il periodo ed i gruppi di selecontrollori che, previa loro disponibilità, aderiscono alla iniziativa. Dato che la collaborazione tra gli operatori risulta fondamentale per la buona riuscita delle azioni si preferisce che i selecontrollori presenti in un determinato turno abbiano già avuto occasione di lavorare insieme. Per questo motivo si favorisce la creazione spontanea di gruppi di persone che si conoscono tra loro e che eventualmente abbiano già partecipato insieme ad attività simili. I criteri utilizzati per la composizione dei gruppi di selecontrollori, a discrezione del Responsabile, possono essere quelli della conoscenza del territorio, della esperienza pregressa nell’abbattimento della specie, del buon risultato ottenuto nella prova di formazione, della residenza in uno dei Comuni compresi nel territorio dell’area protetta. Il Responsabile comunica in tempo congruo all’Ente Parco il numero ed i nominativi degli operatori per i singoli turni. Il Responsabile si fa carico di ottenere dai selecontrollori eventuale Green Pass COVID-19 in adempimento agli obblighi sanitari in materia e indicazione dei veicoli utilizzati nelle attività. Art. 3 – Periodo di intervento Il periodo di attività è dal 1 ottobre fino al 31 marzo; solo in caso di necessità oggettiva potranno essere effettuate, previa autorizzazione dell’Ente Parco, brevi e mirate operazioni oltre il periodo suddetto per il raggiungimento dell’obiettivo di eradicazione. In generale le attività di prelievo sono organizzate nel periodo che si ritiene più opportuno in termini di efficacia, in base alla biologia della specie e all’interferenza con le attività di fruizione. Loc Enfola 57037 Portoferraio (LI) tel. 0565/919411 fax 0565/913350 www.islepark.it parco@islepark.it C.F. 91007440497
Art. 4 – Tempi Gli orari di inizio e di fine delle attività sono stabilite dal Responsabile e comunque si svolgono da un’ora prima dell’alba fino a un’ora dopo il tramonto. Sono fatte salve ulteriori restrizioni o eventuali deroghe definite esplicitamente dall’Ente Parco solo in caso di motivata necessità.
Art. 5 – Norme comportamentali del selecontrollore e del personale professionale 1. Ogni operatore che esegue attività di controllo deve essere munito di licenza di porto di fucile per uso di caccia in corso di validità e di polizza assicurativa di cui all’art. 12 comma 8 della L. 157/1992; 2. ogni operatore si comporta secondo le indicazioni di sicurezza previste dalla legge 157/1992; in particolare è vietato quanto sancito all’art. 21 lett. e, f, g, i, l, u della medesima legge. È fatto divieto pertanto svolgere l’attività di prelievo nelle aie e nelle corti o altre pertinenze di fabbricati rurali, nelle zone comprese nel raggio di cento metri da immobili, fabbricati e stabili adibiti ad abitazione o a posto di lavoro ed a minor distanza di 50 metri da strade carrozzabili, eccettuate le strade poderali ed interpoderali; 3. i selecontrollori operano a titolo gratuito ed esonerano l’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano da qualsiasi responsabilità civile e penale derivante da danneggiamenti della propria attrezzatura, da danni alla propria persona, da danni causati da loro a terzi o a cose e animali appartenenti a terzi. 4. tra il Parco Nazionale ed il personale che effettua i prelievi si instaura un reciproco rapporto di fiducia e l’operato di questi ultimi deve comunque rispettare norme di lealtà e trasparenza. In particolare il personale partecipante agli abbattimenti deve: ● rispettare scrupolosamente il presente Disciplinare, il Protocollo ed altre eventuali direttive del Parco; ● collaborare tra loro al fine di massimizzare l’efficienza delle operazioni; ● informare correttamente sullo svolgimento delle operazioni chiunque lo chieda; ● interrompere l’attività di abbattimento qualora questa costituisca pericolo per qualunque cittadino che per qualsiasi motivo si trovi nell’area di intervento; ● osservare un comportamento non lesivo dell’immagine del Parco Nazionale Arcipelago Toscano; ● collaborare con l’Ente in modo da facilitare le operazioni di prelievo del muflone anche con altre tecniche, e in particolar modo tramite trappolamento con reti/ lacci. Il selecontrollore che non consegue durante le attività risultati di livello accettabile, a giudizio del Responsabile, può essere escluso dalla partecipazione a successive campagne. L’obiettivo infatti è l’eradicazione della specie e pertanto l’operatore deve possedere le capacità e la volontà di rimuovere il maggior numero di animali possibile.
Art. 6 – Armi e munizionamento Il selecontrollore ed il personale professionale deve utilizzare armi a canna rigata con munizione di calibro non inferiore ai 6,5 mm per ridurre al minimo il rischio che gli animali colpiti vengano feriti in modo non letale; nel caso di interventi da punto fisso l’arma dovrà essere fornita di ottica adeguata. È obbligatorio l’uso di munizionamento atossico. In caso di necessità, come ad esempio per la verifica degli esiti di un colpo già effettuato e durante la ricerca del capo ferito, è possibile l’uso di fonti luminose artificiali o visori notturni. Il Selecontrollore ed il personale professionale deve trasportare le armi scariche e in custodia durante le fasi di avvicinamento/allontanamento alla zona di attività. L’arma viene estratta dalla custodia e caricata solo al momento d’inizio dell’attività. È consentito l’uso di ricetrasmittenti al fine di facilitare il collegamento tra i vari operatori. L’uso dei medesimi apparecchi è subordinato al rispetto delle vigenti norme in materia.
Art. 7 – Disciplina delle uscite Tutte le operazioni di abbattimento sono monitorate mediante aggiornamenti giornalieri su sistemi di archiviazione on-line e coordinati sul campo dall’Ente Parco, anche mediante il soggetto esterno incaricato Loc Enfola 57037 Portoferraio (LI) tel. 0565/919411 fax 0565/913350 www.islepark.it parco@islepark.it C.F. 91007440497 (Responsabile). I files di aggiornamento sono compilati dal Responsabile e presentano informazioni circa la localizzazione dei prelievi, la modalità di intervento, l’esecuzione di eventuale foraggiamento, il capo prelevato, sesso e classe di età e tutte le informazioni richieste al fine di monitorare le attività. Il sistema consente l’immediata identificazione delle attività in corso da parte degli organi di vigilanza che in qualsiasi momento possono effettuare controlli ispettivi. La previsione dell’intervento è inserita nel sistema al massimo 6 ore prima dell’inizio delle attività. L’aggiornamento viene eseguito entro le 24 ore successive al termine dell’attività. Il responsabile verifica che nell’area di intervento lungo la viabilità di accesso (sia carrozzabile che pedonale) in entrata ed in uscita siano posizionati, a cura dei partecipanti, adeguati cartelli di attenzione che indichino l’esecuzione di attività di abbattimento. Qualora le disposizioni sanitarie prevedano la realizzazione di visite o controlli sui capi abbattuti, entro le 24 ore successive, il Responsabile dovrà trasmettere all’Ente copia o ricevuta di qualsiasi documento. Il Responsabile rimane in stretto contatto con l’Ente Parco e lo aggiorna costantemente sull’andamento delle operazioni e collaborando con il Reparto Carabinieri P.N. “Arcipelago Toscano” che effettua la vigilanza delle operazioni. Il Responsabile può collocare nelle aree oggetto di intervento attrezzatura automatica per la registrazione video/fotografica; e dispone in vista adeguato cartello di segnalazione; le fototrappole non possono inquadrare aree pubbliche. Il Responsabile collabora con l’Ente Parco per l’eventuale raccolta di campioni o altri materiali che siano ritenuti utili ai fini della redazione di indagini sullo status di salute degli animali prelevati; si occupa pertanto della loro conservazione fino alla loro consegna. 7.1 – Uscita all’aspetto Il presente articolo disciplina le attività riferite al prelievo mediante tecnica dell’aspetto: le operazioni di prelievo con uscita all’aspetto si svolgono da punto fisso (punto sparo), definito dal Responsabile dopo aver valutato la sussistenza di tutte le condizioni di sicurezza. Sul solito punto è consentito un numero massimo di 2 operatori che si organizzano per l’individuazione delle specie bersaglio rimanendo in stretto contatto con il Responsabile. Il Responsabile deve: – redigere preventivamente sulla piattaforma on-line l’elenco dei partecipanti, la localizzazione del punto sparo, i tempi e gli orari dell’intervento. – verificare che il personale impegnato nelle operazioni svolga i propri compiti come indicato nel presente disciplinare; – verificare la presenza degli appositi cartelli di segnalazione; Al momento del tiro il selecontrollore o l’operatore professionale: a) individua la direzione di sparo avendo cura di rispettare tutte le norme di sicurezza di cui alla legge 157/1992; deve comunque essere completamente visibile l’intera traiettoria di sparo. Tutti gli operatori seguono scrupolosamente le indicazioni del responsabile dell’uscita; b) prima dell’esecuzione di ogni abbattimento dovrà comunque verificare che: il capo da abbattere, anche se in movimento, sia perfettamente visibile e riconoscibile; c) che la traiettoria di tiro sia completamente libera da ostacoli e non vi sia pericolo per le persone o animali di specie diverse da quelle oggetto di abbattimento; d) verifica che in caso di mancato bersaglio, o nell’eventualità che il proiettile trapassi il corpo dell’animale, il proiettile debba potersi conficcare in terra entro pochi metri; e) la situazione consenta l’assestamento di un colpo immediatamente mortale, evitando di rischiare che il capo venga solamente ferito; f) è vietato effettuare l’abbattimento in situazioni atmosferiche, quali nebbia, neve o pioggia, che comportino una diminuzione nella visibilità tale da pregiudicare le condizioni di sicurezza; g) dopo lo sparo, è tenuto alla raccolta dei bossoli; la presenza di vegetazione potrebbe rendere difficile le operazioni di recupero per cui l’attività di ricerca deve essere eseguita immediatamente dopo lo sparo e non demandata successivamente; Loc Enfola 57037 Portoferraio (LI) tel. 0565/919411 fax 0565/913350 www.islepark.it parco@islepark.it C.F. 91007440497 h) riporta, anche mediante l’uso di radio portatili, l’abbattimento o il ferimento dei capi al Responsabile appena possibile; i) in caso di ferimento del capo: nel caso di sparo con animale che scompare alla vista, l’operatore deve controllare l’area di probabile impatto, verificando la presenza di sangue sul terreno e procedere con la ricerca del capo ferito. Detta operazione può essere effettuata con l’ausilio di fonti luminose artificiali o visori, con arma in pronta disponibilità e con l’ausilio di apposito cane certificato ENCI per tale lavoro. Il Responsabile recupera la certificazione dell’animale e la trasmette all’Ente Parco; j) al termine delle operazioni il Responsabile dichiara il rientro degli operatori che procedono con arma scarica ed in custodia, per visionare i capi abbattuti e redigere scheda morfometrica. k) il Responsabile, a fine attività, provvede a registrare su apposita piattaforma i dati dei capi abbattuti per ogni singolo punto sparo, le misure rilevate, la cessione dei capi, altre informazioni ritenute utili al monitoraggio e a procedere con la cessione/smaltimento/prelievo di campioni del capo in base a quanto previsto nel Protocollo operativo. 7.2 – Uscita alla cerca Il presente articolo disciplina le attività riferite al prelievo mediante tecnica della cerca: le operazioni di prelievo con uscita alla cerca si svolgono in una determinata area definita dal Responsabile dopo aver valutato la sussistenza di tutte le condizioni di sicurezza. Entro detta area è consentita la possibilità di operare con un numero variabile di operatori non superiori a 10, coordinati ed accompagnati dal Responsabile. Le operazioni alla cerca possono essere svolte in contemporanea al posizionamento di operatori su punti fissi. Il Responsabile deve: – redigere preventivamente su piattaforma on-line l’elenco dei partecipanti, la localizzazione dell’area di intervento, i tempi e gli orari. – verificare che il personale impegnato nelle operazioni svolga i propri compiti come indicato nel presente disciplinare; – verificare la presenza degli appositi cartelli di segnalazione; – verificare che tutti gli operatori indossino capi di abbigliamento ad alta visibilità aventi caratteristiche analoghe a quelle previste dal Codice della Strada. Al momento del tiro il selecontrollore o l’operatore professionale: a) individua la direzione di sparo avendo cura di rispettare tutte le norme di sicurezza di cui alla legge 157/1992; deve comunque essere completamente visibile l’intera traiettoria di sparo; b) Prima dell’esecuzione di ogni abbattimento dovrà comunque verificare che: il capo da abbattere, anche se in movimento, sia perfettamente visibile e riconoscibile. Tutti gli operatori seguono scrupolosamente le indicazioni del responsabile; c) la traiettoria di tiro sia completamente libera da ostacoli e non vi sia pericolo per le persone o animali di specie diverse da quelle oggetto di abbattimento; d) in caso di mancato bersaglio, o nell’eventualità che il proiettile trapassi il corpo dell’animale, il proiettile deve potersi conficcare in terra entro pochi metri; e) la situazione consenta l’assestamento di un colpo immediatamente mortale, evitando di rischiare che il capo venga solamente ferito; f) è vietato effettuare l’abbattimento in situazioni atmosferiche, quali nebbia, neve o pioggia, che comportino una diminuzione nella visibilità tale da pregiudicare le condizioni di sicurezza; g) dopo lo sparo, è tenuto alla raccolta dei bossoli; la presenza di vegetazione potrebbe rendere difficile le operazioni di recupero per cui l’attività di ricerca deve essere eseguita immediatamente dopo lo sparo e non demandata successivamente; h) riporta, anche mediante l’uso di radio portatili, l’abbattimento o il ferimento dei capi al Responsabile appena possibile; i) in caso di ferimento del capo: Loc Enfola 57037 Portoferraio (LI) tel. 0565/919411 fax 0565/913350 www.islepark.it parco@islepark.it C.F. 91007440497 nel caso di sparo con animale che scompare alla vista, l’operatore deve controllare l’area di probabile impatto, verificando la presenza di sangue sul terreno e procede con la ricerca del capo ferito. Detta operazione può essere effettuata con l’ausilio di fonti luminose artificiali o di visore, con arma in pronta disponibilità e con l’ausilio di apposito cane certificato ENCI per tale lavoro. Il responsabile recupera la certificazione dell’animale e la trasmette all’Ente Parco; l) al termine delle operazioni il Responsabile dichiara il rientro degli operatori che procedono con arma scarica ed in custodia, per visionare i capi abbattuti e redigere scheda morfometrica; m) il Responsabile, a fine attività, provvede a registrare su apposita piattaforma on-line i dati dei capi abbattuti, con le misure rilevate, la cessione, la definizione dei percorsi effettuati e della superficie visionata e altre informazioni ritenute utili al monitoraggio e a procedere con la cessione/smaltimento/prelievo di campioni del capo in base a quanto previsto nel Protocollo operativo. 7.3 – Uscita in battuta Il presente articolo disciplina le attività riferite al prelievo mediante tecnica della battuta: Questa forma di abbattimento collettiva prevede la presenza di un gruppo di operatori armati lungo il perimetro di un’area, definita dal Responsabile dopo aver valutato la sussistenza di tutte le condizioni di sicurezza, e di altri operatori che spingono gli animali verso i passaggi abituali. Per spingere gli animali si possono utilizzare battitori o cani ausiliari, questi ultimi solo previo specifico parere favorevole di ISPRA. Il numero massimo di operatori presenti (esclusi eventuali battitori non armati) è pari a 20, che si organizzano per la ricerca della specie bersaglio all’interno dell’area assegnata, accompagnati dal personale del soggetto Responsabile che coordina le operazioni. Il Responsabile deve: – redigere preventivamente su piattaforma on-line l’elenco dei partecipanti, la localizzazione dell’area d’intervento e delle zone limitrofe (quest’ultime sono quelle interessate da eventuale riposizionamento delle poste se gli animali escono dall’area di battuta) e i tempi e orari dell’intervento. – verificare che il personale impegnato nelle operazioni svolga i propri come indicato nel presente disciplinare; – verificare la presenza degli appositi cartelli di segnalazione in tutta l’area di operazione; – Verificare che tutti gli operatori indossino capi di abbigliamento ad alta visibilità aventi caratteristiche analoghe a quelle previste dal Codice della Strada. Durante la fase operativa della battuta: a) il Responsabile avvia le operazioni previa disposizione delle poste nei luoghi in cui si prevede l’uscita del selvatico, dando inizio alla battuta finalizzata a far pervenire gli animali verso le poste stesse; b) tutti gli operatori indossano capi di abbigliamento ad alta visibilità aventi caratteristiche analoghe a quelle previste dal Codice della Strada. Tutti gli operatori seguono scrupolosamente le indicazioni del responsabile dell’uscita; c) il Responsabile può procedere con ulteriore posizionamento delle poste in caso di fuga del selvatico dalla zona interessata all’operazione. Al momento del tiro: Al momento del tiro il selecontrollore o l’operatore professionale: a) individua la direzione di sparo avendo cura di rispettare tutte le norme di sicurezza di cui alla legge 157/1992; deve comunque essere completamente visibile l’intera traiettoria di sparo; b) Prima dell’esecuzione di ogni abbattimento dovrà comunque verificare che: il capo da abbattere, anche se in movimento, sia perfettamente visibile e riconoscibile. Tutti gli operatori seguono scrupolosamente le indicazioni del responsabile; c) la traiettoria di tiro sia completamente libera da ostacoli e non vi sia pericolo per le persone o animali di Loc Enfola 57037 Portoferraio (LI) tel. 0565/919411 fax 0565/913350 www.islepark.it parco@islepark.it C.F. 91007440497 specie diverse da quelle oggetto di abbattimento; d) in caso di mancato bersaglio, o nell’eventualità che il proiettile trapassi il corpo dell’animale, il proiettile deve potersi conficcare in terra entro pochi metri; e) la situazione consenta l’assestamento di un colpo immediatamente mortale, evitando di rischiare che il capo venga solamente ferito; f) è vietato effettuare l’abbattimento in situazioni atmosferiche, quali nebbia, neve o pioggia, che comportino una diminuzione nella visibilità tale da pregiudicare le condizioni di sicurezza; g) dopo lo sparo, è tenuto alla raccolta dei bossoli; la presenza di vegetazione potrebbe rendere difficile le operazioni di recupero per cui l’attività di ricerca deve essere eseguita immediatamente dopo lo sparo e non demandata successivamente; h) riporta, anche mediante l’uso di radio portatili, l’abbattimento o il ferimento dei capi al Responsabile appena possibile; i) in caso di ferimento del capo: j) nel caso di sparo con animale che scompare alla vista, l’operatore deve controllare l’area di probabile impatto, verificando la presenza di sangue sul terreno e procede con la ricerca del capo ferito. Detta operazione può essere effettuata con l’ausilio di fonti luminose artificiali o visori, con arma in pronta disponibilità e con l’ausilio di apposito cane certificato ENCI per tale lavoro. Il responsabile recupera la certificazione dell’animale e la trasmette all’Ente Parco; k) al termine delle operazioni il Responsabile dichiara il rientro degli operatori che procedono con arma scarica ed in custodia, per visionare i capi abbattuti e redigere scheda morfometrica; l) il Responsabile, a fine attività, provvede a registrare su apposita piattaforma on-line i dati dei capi abbattuti, con le misure rilevate, la cessione, la definizione dell’effettiva area di operazione e altre informazioni ritenute utili al monitoraggio e a procedere con la cessione/smaltimento/prelievo di campioni del capo in base a quanto previsto nel Protocollo operativo.
Art. 8 – Punteggi per i selecontrollori L’esecuzione delle attività con l’abbattimento del capo permette al selecontrollore di acquisire un punteggio di merito o demerito, utile ai fini della redazione annuale della graduatoria dell’Albo, pubblicata unitamente all’aggiornamento di quest’ultimo. Il punteggio è calcolato per singolo operatore; in caso di tecniche collettive il punteggio è assegnato a tutti coloro che partecipano. Per capo abbattuto (tecnica singola) 3 punti Per capo abbattuto (tecnica collettiva) 0,25 punti Colpo a vuoto – 0,5 punti a colpo Il Referente tiene aggiornati i punteggi per i selecontrollori che partecipano alle attività. L’assegnazione a ciascun selecontrollore del punteggio finale è comunque effettuata ad insindacabile giudizio dell’Ente Parco. La posizione nei primi livelli della graduatoria conferisce al selecontrollore vantaggi relativamente all’assegnazione dei turni e per eventuali interventi di controllo e/o monitoraggio di altre specie di selvatici. Il punteggio non viene assegnato qualora sia stata accertata violazione disciplinare, amministrativa o penale. Art. 9 – Destinazione dei capi Loc Enfola 57037 Portoferraio (LI) tel. 0565/919411 fax 0565/913350 www.islepark.it parco@islepark.it C.F. 91007440497 I capi abbattuti possono essere ceduti ai selecontrollori a titolo di rimborso spese e devono essere utilizzati esclusivamente per auto-consumo. La cessione può essere effettuata anche a coloro che hanno ricevuto danni dagli animali a titolo di indennizzo e anche in questo caso per il solo auto-consumo. In tutti gli altri casi il soggetto Responsabile e incaricato dall’Ente Parco si prende carico degli animali abbattuti, che può destinare per l’auto-consumo o può smaltire secondo i termini di legge. La cessione è riportata nelle schede on-line che il Responsabile compila al termine delle attività, con indicazione di colui che ha ricevuto il capo. I capi ceduti entrano nella piena disponibilità dei riceventi dal momento in cui si è proceduto al prelievo dei campioni necessari per studio e ricerca. L’Ente Parco è pertanto esonerato da qualsiasi responsabilità giuridica possa derivare a causa dell’uso improprio dei medesimi capi. E’ vietata la commercializzazione della carne o di qualsiasi altro prodotto derivato dai capi abbattuti. L’Ente Parco può trattenere a suo insindacabile giudizio tutte le carcasse che ritiene utili, senza che i selecontrollori possano addurre alcun diritto di possesso sulle stesse. La realizzazione delle attività di eviscerazione e macellazione, lo smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi e devono avvenire secondo la vigente normativa. La persona fisica che riceve il capo dovrà farsi carico di eventuali adempimenti in materia di vigilanza sanitaria per quel che concerne l’auto-consumo dei capi abbattuti.
Art. 10 – Sorveglianza La sorveglianza durante le operazioni viene assicurata dal personale del Reparto Carabinieri Parco Nazionale “Arcipelago Toscano” e della dipendenti Stazioni. Tutti i soggetti di cui all’art. 21 comma 2 della Legge 394/91 e quelli individuati dal “Disciplinare in materia di sanzioni Amministrative dell’Ente Parco” approvato con Delibera del Consiglio Direttivo n. 37/1999, assicurano l’accertamento delle infrazioni al presente Protocollo operativo. Le infrazioni dovranno essere segnalate agli Uffici di Direzione dell’Ente.
Art. 11 – Sanzioni È obbligo del Responsabile delle operazioni segnalare ogni condotta scorretta o non conforme al presente disciplinare agli Uffici di Direzione dell’Ente. I comportamenti adottati in violazione al presente Disciplinare, accertati dal Responsabile delle operazioni di campo, saranno valutati dall’Ente Parco ai fini della eventuale comminazione di sanzioni di carattere disciplinare. In caso di infrazioni, anche lievi, sarà disposta la sospensione immediata dalla partecipazione alle attività di prelievo. Tutte le sanzioni posso prevedere anche la sottrazione di punteggio e/o la sospensione o la radiazione dall’Albo. La sospensione temporanea vieta ai selecontrollori la partecipazione agli abbattimenti e ad altre forme di controllo e gestione della fauna selvatica, escluse le giornate di monitoraggio ambientale necessarie per l’iscrizione all’Albo. Le violazioni sanzionate unicamente con provvedimenti disciplinari, verranno contestate al selecontrollore entro 15 giorni dalla data dell’accertamento. L’interessato potrà produrre entro 30 giorni dal ricevimento della notifica della contestazione, gli scritti difensivi, oppure potrà richiedere, in forma scritta, sempre nello stesso termine di essere ascoltato. Successivamente l’Ente adotterà un provvedimento per disporre l’irrogazione della sanzione disciplinare o l’archiviazione, notificandolo all’interessato. Relativamente al personale professionale in caso di violazioni accertate si farà riferimento al contratto sottoscritto con tale soggetto incaricato. Resta inteso che ove vengano posti in essere comportamenti in violazione di legge o del Disciplinare in materia di sanzioni Amministrative dell’Ente Parco approvato con Delibera del Consiglio Direttivo n. 37/1999, i medesimi saranno sanzionati in base alla relativa normativa.
Art. 13 – Disposizioni transitorie e finali 1. Per quanto non espressamente previsto nel presente Disciplinare, valgono le norme contenute nella vigente normativa nazionale, regionale e regolamenti attuativi in materia di aree protette, protezione della fauna selvatica e regolamentazione del prelievo attuato in forma del controllo. 2. Il presente disciplinare si intende come sperimentale e può essere sottoposto a revisione da parte dei competenti Uffici dell’Ente Parco.